La pratica dello Yok´Hah consiste in una serie di venti movimenti basilari che rappresentano un Macro-Micro sistema; sono una sintesi di tutta la conoscenza che hanno raggiunto I Maya e al contempo rappresentano il seme da cui tale conoscenza sboccia. In questo modo ogni movimento stabilisce un vincolo con un corpo celeste preciso e con il suo percorso nello spazio (ad es. Il Sole, la Luna, Venere, la costellazione di Orione.) Questi cicli hanno naturalmente una qualità temporale e si legano a loro volta ad una determinata forza, un’identità energetica, un punto cardinale, una cifra, un colore, un organo, ecc. In breve, I venti movimenti dello Yok´Hah rappresentano il conto del tempo dei Maya.
Chuenil Kin, o calendario rituale, ha tredici mesi divisi in venti giorni che creano un ciclo di 260 giorni. In occidente questo sistema é conosciuto come Tzolkin, una denominazione inventata dall´antropologo americano William Gates nel 1921.
I venti movimenti dello Yok´Hah esprimono il Chuenil Kin nel corpo; essi sono una specie di calendario corporeo in cui si muovono le energie degli astri che I Maya usavano per orientarsi nel loro conto del tempo.
I venti movimenti basilari dello Yok´Hah.
The movement of 20 on youtube
La dimensione rituale del tempo
La tradizione dello Yok´Hah Maya Nahual lavora con la dimensione rituale del tempo, questa antichissima tradizione che si trova in ogni uomo e in ogni donna, una regione “impossibile” al di fuori di ogni logica e spiegazione, una regione dove il tempo si fonde con l´essere umano.
Secondo la tradizione dello Yok´Hah Maya Nahual l´essere umano é costituito di tempo e non solo di corpo, mente ed anima. Un tempo che lui a volte tradisce afferrandosi a certi eventi del passato o ad un´idea di come deve essere il futuro. Queste situazioni e idee sono all´origine delle ferite della nostra anima ed aprono una sorta di “buco nero” nel nostro Io. Attraverso diverse esperienze Nahual si possono rimarginare le ferite del tempo e chiudere I “buchi neri” in modo che ogni singola cellula, organo o segmento del nostro corpo possa esistere nel QUI ed ORA.
Esperienza dello Yok´Hah
il camminare del Nahual (esperienza di auto-centramento)
Trovare il tempo vero, per I Nahuales, é solo l´inizio del cammino. Come gli stessi Nahuales direbbero: “noi esseri umani dobbiamo lasciare fluire l´eternità nel nostro sangue per poter brillare come una stella nel cielo; perché ogni essere, ogni uomo e ogni donna sono energia e luce; sono una stella, uno specchio, un tempo senza tempo in un mondo impossibile”.
Meditazione dello Kin-Ol
Una delle meditazioni in movimento dello Yok´Hah.Insieme alla respirazione dello Yok´Hah e ad altre esperienze corporee troviamo il nostro vuoto, dove ci addentriamo, dove possiamo sentire il nostro potere e, di conseguenza, agire.